Cultura: il nutrimento della comunità



La parola cultura nell’avvicendarsi del tempo ha svelato molteplici significati che scaturiscono quasi sempre dall’uso che della produzione culturale si fa nella società.
Si parla di cultura alta se ci si riferisce ad una fruizione elitaria delle manifestazioni culturali appannaggio di determinate classi sociali. Si parla ancora di cultura popolare se ci si riferisce di contro ad una dimensione propulsiva e partecipativa di altre classi sociali.
Il punto di partenza di questa riflessione vede un anacronismo di fondo nel considerare nella nostra società il concetto di cultura legato all’idea di classe sociale, perciò astraendo il senso dell’espressione “cultura” proponiamo una definizione onnicomprensiva della parola che può esserci utile per avviare la riflessione seguente.
La cultura si riferisce al lato espressivo della vita umana - comportamenti, oggetti, e idee che possono essere visti come esprimenti, o rappresentanti qualcos’altro”. (a questo proposito cfr W. Griswold, Sociologia della cultura, Il Mulino, 1997).
Il lato espressivo della vita umana, della vita di tutti i giorni, della nostra vita si svolge all’interno della dimensione comunitaria nella quale esprimiamo comportamenti oggetti e idee quotidianamente. Nel caso specifico della comunità che analizziamo il territorio si circoscrive ad un campo di osservazione ristretto che è quello della nostra cittadina. Viviamo a Campi ed esercitiamo il nostro vissuto culturale in questo territorio.
Campi è il terreno di osservazione privilegiato per chi come noi qui è cresciuto, vive e proietta il suo futuro lavorativo e relazionale.
Ma cosa vuol dire dunque parlare di cultura a Campi?
Dal nostro punto di vista vuol dire parlare di valorizzazione delle espressioni culturali che su questo territorio vengono prodotte e fornire libero accesso all’informazione globale attraverso strumenti e servizi al passo con il tempo che viviamo.
Vuol dire dunque immaginare luoghi in cui espletare e far convergere creatività a livello locale e confronto con le istanze culturali contemporane.
Vuol dire supportare economicamente l’attività culturale prodotta dai cittadini di questa comunità attraverso forme di finanziamento pubblico per la libera partecipazione alla vita culturale della comunità e per la libera fruizione di progetti per la crescita e lo sviluppo del territorio.
Tutto questo può realizzarsi solo se si creano le basi per lo sviluppo di libere attività culturali che partono dal basso e che sviluppano scenari di cultura partecipativa attraverso le seguenti proposte operative:

  • libero accesso ad internet;
  • emeroteca per la consultazione e la raccolta di giornali quotidiani e periodici;
  • mediateca per la raccolta e consultazione di programmi video e documenti sonori;
  • spazio adeguatamente organizzato per accogliere l’utenza e promuovere la lettura l’ascolto e la visione di prodotti culturali;
  • servizio di abbonamento a riviste di settore la cui scelta e sottoscrizione può e deve essere attivata su richiesta dell’utente;
  • servizi per ragazzi per la promozione della lettura e dell’autoformazione.

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